Ci sono dei periodi in cui vivi poco serena, turbata senza capire qual è la causa, hai poca voglia di vivere oppure accetti la tua sofferenza con rassegnazione. Ecco che questi sono alcuni sentori che potrebbero nascondere qualcosa di più intimo, legato alla tua infanzia.
Da neonata, appena nata, dipendevi completamente dalle cure della tua mamma. La presenza di un adulto significava sopravvivenza in termini di calore, protezione, amore.
La relazione tra una bambina e la sua mamma è garanzia di sostegno e sicurezza.
L'infanzia è un periodo fondamentale per lo sviluppo della persona poiché ferite, traumi vissuti nei primi anni di vita condizionano la tua storia di donna oggi.
Già nella pancia della mamma, ogni sofferenza, ogni episodio bello o brutto è percepito sia a livello fisico che emotivo. Esso lascerà un'impronta interiore profonda che ogni persona porta con sé nel tempo, sarà impressa nel suo DNA, trasmessa a ogni cellula del corpo; il modo con cui percepirà e vivrà questa esperienza darà vita a differenti ferite emotive.
Cosa sono e quali sono le ferite emotive?
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Una ferita emotiva è un sentimento, un'insieme di emozioni provocate da un evento esterno, reale oppure creato nella propria mente in base a come l'ha percepito e vissuto la persona.
É paragonabile a una ferita fisica. Se la curi, si cicatrizza così da non sentire più il più dolore. Al contrario, se non la curi bene si ripresenterà sotto forma di fastidio fino a riaprirsi o a farti più male. Potresti anche pensare di calmare il tuo dolore mettendo un cerotto; in tal modo non la vedrai, sarà nascosta ma non scomparsa.
La cultura insegna che è meglio dimenticare, mettere un "cerotto" su ciò che ti fa star male, lasciarti tutto alle spalle decidendo di non pensarci più.
Realmente accade che logicamente allontani queste sofferenze che, inconsciamente, rimangono ferite aperte in grado di influenzare la tua vita senza che te ne rendi conto.
Potrebbe anche accadere che qualcuno con il proprio comportamento evochi quella ferita, faccia risalire a livello emotivo quella stessa emozione provata in passato che ti provoca ancora sofferenza. La tua reazione sarà un'azione reattiva senza considerare che ciò è successo ha riportato alla tua mente un evento pregresso senza volerlo.
Più accuserai gli altri del tuo malessere più attirerai la stessa, medesima esperienza.
La frase "Capitano tutte a me" o "Attiro sempre le stesse persone" è il riassunto di ciò che hai vissuto nel passato e che ha bisogno di essere affrontato e guarito.
Accusare gli altri serve solo a rimandare questo momento e a creare una vita sempre più infelice e insoddisfatta.
Per proteggerti userai una maschera visibile nella tua morfologia e nel tuo aspetto esteriore, è un atteggiamento di controllo che ti allontana dal rivivere le stesse situazioni dolorose. Il tuo atteggiamento di risposta al male ricevuto sarà istintivo.
Finché agirai in preda alla tua maschera non sarai mai te stessa, non sarai libera di comportarti come senti.
É del tutto normale reagire in questo modo perché sei stanca di soffrire.
Ciò che mi rincuora è dirti che la maschera non è permanente. Vive finché tu decidi di indossarla.
Qualsiasi momento è quello giusto per mostrare la vera te, libera da ferite dell'infanzia che imprigionano il tuo cuore e la tua esistenza.
Lise Bourbeau, scrittrice e esperta in crescita personale, individua 5 ferite emotive che impediscono di vivere serenamente e felice la tua vita. Ella afferma che possono essere guarite portandole sul piano della coscienza, riconoscendole evitando di nasconderle o negarle.
Il grado di sofferenza fisica e emotiva dipenderà molto da quanto sono profonde queste ferite. Nascondersi dietro scuse o convinzioni amplifica il dolore, ci allontana dall'obiettivo di raggiungere una vita serena e felice.
Le ferite sono:
Per ogni ferita emotiva esiste una maschera a essa collegata.
La maschera è un meccanismo di difesa che ha il compito di proteggerti dal dolore, di evitare che quel malessere continui a logorarti dentro.
Il cammino di guarigione può essere lungo perciò Lise Bourbeau consiglia di eliminare filtri, superare barriere e distruggere le maschere nascondendosi dietro convinzioni e sofferenze.
Inoltre, la morfopsicologia, disciplina che studia le correlazioni esistenti tra forma del viso e del corpo con la personalità, ha potuto spiegare e interpretare le evoluzioni dell'aspetto fisico come evoluzione dell'aspetto interiore.
Il corpo cambia nel tempo non solo in seguito all'avanzare dell'età anche in seguito alle emozioni che provi, le quali cambiano in seguito agli eventi che vivi.
La scelta del viso e del corpo è dettata dal fatto che l'anima risiede in esso. Per questo motivo la maschera associata a una ferita si manifesta nel corpo fisico.
Quali sono le maschere associate a ogni ferita?
Dopo aver letto le 5 ferite chiediti: quale risuona dentro di te?
Ora che hai preso consapevolezza, come fare a guarire?
Guarire dalle ferite emotive è possibile se per prima cosa impari a metabolizzare, accettare e riconoscere quelle maschere che indossi nella tua vita superando le paure in modo da tornare a vivere secondo la tua natura e la tua essenza.
Quando ti senti rifiutata, abbandonata, umiliata, trattata ingiustamente, ferita è naturale che entri in gioco in tuo Ego che, con estrema facilità, attribuisce la colpa a qualcun' altro. Nella realtà però non esistono persone colpevoli ma solo persone ferite e questo porta a ripetere la stessa esperienza se non si impara ad accusare se stesso, piuttosto che gli altri, per il dolore vissuto.
Accusare serve solo a sfogare tutti quei sentimenti negativi che senti dentro. Quel groviglio di emozioni che ti spinge a far valere la ragione creando però infelicità.
Giusto sarebbe guardare la tua ferita come se stessi guardando negli occhi, in modo compassionevole, un bambino che ha fatto una marachella. Cosa vorrebbe sentirsi dire quel bambino? Solo parole d'amore, non vorrebbe di certo sentirsi giudicato. Perciò se sarai amorevole, accogliente verso la tua ferita allora anche gli eventi incominceranno a cambiare.
Lise Bourbeau nel suo libro "Le 5 ferite come guarirle" da alcuni suggerimenti, tappe da seguire per ricucire e rimarginare queste ferite.
L'autrice consiglia di scrivere ad ogni fine giornata un bilancio in cui si fa il punto sulla situazione sulle maschere, su quei comportamenti che metti in atto come reazione a qualcosa o qualcuno. Chiediti quali maschere si sono manifestate, come hai reagito e come ti sei comportata nei confronti di te stesso e degli altri.
Non è un percorso semplice quello di guarire le ferite, soprattutto, quando si tratta di riconoscerle, di essere consapevole e di guardare la realtà di ciò che che hai dentro.
Parti dal presupposto che questo lavoro lo fai per te stessa.
Il benessere che vuoi costruire dalla tua sofferenza per creare la tua autonomia affettiva in modo da capire cosa vuoi compiendo le azioni giuste per raggiungere i tuoi sogni e desideri.
Più sarai libera, lontana da queste paure o maschere, più realizzerai concretamente quello che in cui credi e la vocazione per cui sei nata.
Mi chiamo Vanessa Pellegrino, con Emotionsophia aiuto le donne e le mamme a riconnettersi con la parte più profonda di sé recuperando il proprio potere personale.
Ogni mese riceverai una mail attraverso cui entrerai nel mio laboratorio e imparerai a trasformare le emozioni negative, pensieri e tutto ciò che t'impedisce di essere felice.
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La cosa bella che ci può succedere in percorsi di crescita è di domandarci dove sbagliamo e cosa possiamo fare per migliorare. Ho trovato molto interessante l articolo, e trovo molto interessante comprendere che ognuno di noi vive fasi di crescita.
Lo sbaglio è credere che siano sbagliati sempre gli altri, invece, è importante chiedersi cosa in noi non va. Oltre alle fasi di crescita esistono fasi di consapevolezza che ci fanno guardare noi stessi con "occhiali" diversi. Sono contenta che il mio articolo sia stato di sunto e riflessione.
Post illuminante... grazie in Abbraccio
Figurati
Sono stato con una ragazza per quattro anni e stavo progettando di proporle. Poi un giorno, ha detto che voleva prendersi una pausa per capire le cose. Questo è stato circa quattro anni fa. Si è sposata circa due anni dopo la sua "pausa" con un collega che in seguito ho scoperto grazie all'aiuto di hackgoodnesstech su insta, gram un ragazzo pro tech che mi aveva tradito per tutto il tempo che eravamo insieme. All'epoca ero devastato, ma ora penso che fosse tutto per il meglio. Inoltre, è un piccolo mondo, perché suo marito la tradisce con qualcuno che conosco. Grazie karma!