Sono giorni in cui sul web si leggono critiche, commenti favorevoli, punti di vita sullo spot Esselunga.

Avevo deciso di non scrivere nulla a tal proposito perché ciò che va di moda mai mi interessa.

Ieri sera ero seduta sul divano, mi sono imbattuta nello scritto di Massimo Recalcati, uno psichiatra autorevole che gode della mia stima, circa questo spot e non ho potuto fare a meno di leggere il suo pensiero.

Sarà stato questo a spingermi nel guardare attentamente quello spot e a voler dare il mio contributo.

Lavoro ogni giorno con le separazioni, con genitori il cui senso di colpa verso i figli e verso la famiglia unita li ammazza. Sono anche io divorziata, solo Dio sa quante volte ho pensato e ripensato alla mia decisione per far in modo di proteggere i miei bambini. Sono però sempre stata dell'idea che meglio una famiglia separata ma felice che una famiglia unita e litigiosa.

Confesso che questo spot mi ha commossa.

Lo spot di Esselunga porta alla luce la realtà familiare di oggi costituita perlopiù da coppie separate. Un contrasto evidente con la famiglia tradizionale che i nostri genitori e nonni hanno preservato con le unghie e con i denti perché valore sacro e indissolubile.

Mettendomi nei panni della bambina nello spot Esselunga vedo i suoi occhi tristi che guardano fuori dal finestrino le famiglie unite e che cerca di proteggere quanto di più caro ha al mondo: l'affetto della propria famiglia. Lo fa attraverso quella pesca creando un ponte tra mamma e papà.

Il messaggio veicolato da questo spot per me è: Separati sì ma con amore e rispetto regalando donando alla propria figlia la presenza di entrambi.

I genitori dello spot li reputo rispettosi del ruolo genitoriale dell'altro infatti alla bambina le è permesso di godere della presenza di entrambi. La maturità emotiva degli adulti con la loro capacità di prendersi le proprie responsabilità sono il frutto della salvaguardia del benessere nel proprio figlio.

Oggi in una società liquida, come la definisce Zygmunt Bauman, anche le relazioni sono liquide, manca un'educazione emotiva e sentimentale importante affinché i genitori possano costruirsi prima come coppia salda poi come coppia genitoriale.

Non a caso la maggior parte delle separazioni inizia con lunghe guerre in cui i figli diventano lo sponge balls dei propri genitori. Tiro io, tiri tu fino a farli "strappare" emotivamente. I figli non possono scegliere tra amore di mamma e amore di papà. Amando entrambi nella stessa maniera, ricercano entrambi perché ne hanno bisogno per costruire la base sicura così chiamata da Bolwby.

La frattura genitoriale è un trauma vero e proprio per i figli che può essere solo, sottolineo solo, superato se i genitori mettono da parte i propri rancori costruendo in primis la propria pace interiore per trasmetterla a loro.

I figli desidereranno sempre i loro genitori insieme.

Nessuno può distruggere questo desiderio anche quando da adulti capiranno con la razionalità quanto accaduto.

Perciò dobbiamo rendere loro la separazione quanto più indolore possibile abbandonando la vendetta verso l'altro coniuge che porta soltanto alla distruzione. L'obiettivo è solo uno: promuovere e sostenere i figli.