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3 Febbraio 2022

Benedetta Bertini, l'importanza di parlare con l'Anima

Parlare con l' anima? Solo i mistici possono farlo. Mi dispiace doverti contraddire perché ognuno di noi può imparare a dialogare con la propria anima.

L'anima intesa come parte profonda, emotiva che nasconde i segreti dimenticati, il passato anche la chiave per guarire il nostro presente.

Ce lo insegna una persona che attraverso la scrittura ha tirato fuori tutta la forza dentro di sé.

Lei è Benedetta Bertini.

É una giornalista, una scrittrice e soprattutto una ragazza che ricerca il cuore delle cose, il significato di sé e degli accadimenti. Non si ferma davanti a parole dette o alla realtà puramente oggettiva. A lei piace andare a fondo nelle cose, conoscerle e capire per meglio aiutare se stessa e gli altri.

Da questa ricerca che nasce il suo libro "Ciao sono la tua Anima, ti và di parlare". É un libro strutturato sulla base di uno scambio epistolare che permette e Benedetta di far emergere ciò che la sua anima vuole trasmetterle. Vuole scoprire il messaggio nascosto nel sintomo fisico o interiore.

Il suo libro mi ha ricordato le parole della scrittrice Claudia Ranville.

E’ prendendo coscienza delle cause dei nostri malesseri e delle nostre malattie che prendiamo gradualmente coscienza che nulla avviene per caso, che ogni evento che abbiamo incontrato o che incontriamo nella nostra vita è il frutto dei nostri pensieri, delle nostre parole o delle azioni che facciamo e che ogni evento ha qualcosa da insegnarci sulla via della nostra evoluzione.

Claudia Ranville

Benedetta sposa pienamente questo concetto e trova la soluzione a ciò che le è accaduto nella vita parlando con la sua anima e dialogando con le sue paure.

Grazie a questa modalità di mettersi a nudo e di parlare con l'anima che lei supererà importanti situazioni della vita trasformando le emozioni in energia.

Chi è Benedetta?

Sono una giornalista televisiva e radiofonica, una scrittrice, ma soprattutto io amo definirmi una “ricercatrice” spirituale.

Si dice spesso che nel nome di una persona è racchiuso il suo destino; non mi sono mai fatta influenzare da questa credenza, eppure il mio nome rispecchia la mia essenza e la percezione che ho, non solo della mia vita, ma dell’intero creato: tutto è una benedizione.

La vita è sacra, sempre e comunque, e io sento che il mio scopo è quello di cercare di renderla migliore per un minuto, un’ora o per tutto il tempo che mi sarà possibile, alle persone e agli animali che incontro sul mio percorso.

Cerco di farlo con un sorriso, con un gesto, con un aiuto pratico, con un consiglio, con il mio tempo ed infine con i miei libri.

Benedetta Bertini e il suo libro

Magari non sempre ci riesco, ma questa è la passione che più di tutte mi anima e riempie, e quando ci riesco mi sento bene e mi sento al posto giusto nel momento giusto.

Qual è stato il momento della tua vita che ti ha cambiata profondamente?

Sono stati più eventi che si sono susseguiti nel corso di pochi anni.

Alcuni problematiche di salute importanti che ho avuto per diversi anni e indubbiamente la malattia di due miei familiari,  la sla di mio papà Giovanni e il tumore della mia adorata nonna Bice, l'amore della mia vita.

Li ho accompagnati passo dopo passo nel loro doloroso percorso, fino alla fine dei loro giorni.

E' stato difficilissimo, ma è stato in quegli anni che ho iniziato a guardare la vita con occhi diversi e che ho capito e imparato tutte le lezioni  che si celavano dietro quegli eventi.

Qual è il super potere di Benedetta?

Più che super potere, parlerei di filosofia di vita di Benedetta.

Ho sempre creduto che noi siamo co-creatori della nostra realtà. Ed ho imparato, ed ogni giorno continuo a riscontrarlo, che abbiamo una responsabilità enorme in tutto quello che ci accade, sia nel bene che nel male.

Tutto quello che ci accade è determinato da programmi inconsci, di cui troppo spesso non siamo consapevoli.

Come disse il grande psicoanalista Jung: “Rendi conscio l'inconscio, altrimenti sarà l'inconscio a guidare la tua vita e tu lo chiamerai destino”.

Il mio motto è sempre stato una frase che Paulo Coehlo ha scritto nel suo celebre romanzo, L'Alchimista: “Quando desideri qualcosa tutto l'Universo cospira affinché tu possa realizzarlo”.

Ho una visione magica della vita, ho molta fiducia nell'Universo ed ho avuto tanti piccoli grandi miracoli che hanno confermato questa mia credenza.

E come scrivo nel mio libro “Ciao, sono la tua Anima... ti va di parlare”, il muscolo dell'Anima più importante, che dovremmo sempre allenare è quello della Fiducia.

Quali erano i tuoi sogni nel cassetto da bambina?

Viaggiare, conoscere il mondo, scoprire nuove culture e tradizioni. Sognavo di fare reportage, documentari, di ascoltare storie e di  raccontarle.

Fin da piccola desideravo diventare una giornalista e una scrittrice e speravo di poter aiutare gli altri attraverso il mio lavoro. Molte cose le ho realizzate, molte altre non ancora.

E poi sognavo e sogno ancora, perché i sogni appartengono anche agli adulti.

Sogno di poter vivere in un paese esotico e di poter  trascorrere un po' di tempo a contatto con qualche sciamano, per  avere accesso a quei segreti millenari per guarire il corpo e l'anima che certe popoli si tramandano da secoli, per arricchire il mio bagaglio e per imparare a vivere in armonia con tutti gli elementi della natura.

E poi sogno di diventare una life coach.

Sei una scrittrice, il tuo libro “Ciao sono alla tua anima... ti va di parlare?” parla di emozioni. Come è nata l'idea ?

Questo libro è nato in un momento molto difficile.

Per diversi anni ho avuto un insieme di problematiche, tra schiena, coccige, fibromialgia, tutte situazioni che hanno invalidato la mia quotidianità per molto tempo, costringendomi a modificare il mio stile di vita per diversi anni.

Mi sono rivolta a tutte le figure specialistiche del caso, ma il mio corpo non solo non guariva, ma neppure migliorava.

Lo schema era sempre lo stesso.

Il dolore fisico mi causava paura, la paura di non guarire, la paura veniva amplificata dall’ansia che mi faceva immaginare scenari tragici circa il mio futuro, l’ansia sfociava il rabbia e in invidia per chi era in salute.

parlare anima

Finché un giorno ho detto basta perché ho capito che l’assenza di risposte del mio corpo non era una caso.

E così ho spostato l’attenzione dal mio corpo, che per me era diventato una vera e propria ossessione, alla mia anima.

Facendo la giornalista amo scrivere, perciò ho preso carta e penna e ho scritto una lettera alla paura, alla mia paura, che era l’emozione che più caratterizzava le mie giornate. Ho immaginato che avesse una forma, una voce, un’anima e invece di scappare, mi sono messa in ascolto dei messaggi che “Paura” aveva per me.

É stata Paura a guidarmi in questo viaggio; è stata paura a rassicurarmi. La cosa incredibile che ho scoperto è che la paura della paura può essere più spaventosa della paura stessa. Iniziando a fare pace con quello che c’era dentro di me , il mio corpo ha iniziato la sua guarigione.

Ciao, sono la tua Anima… ti va di parlare? Più che un libro è un mezzo per viaggiare dentro di sé, per aiutare le persone di qualsiasi età a fare amicizia con le emozioni e a vedere le proprie dinamiche interiori.

15 capitoli, 15 emozioni, che arrivano, si presentano, ci fanno delle domande, ci danno dei consigli: come gestirle, come conviverci e come trasformarle in un'opportunità.

Ogni emozioni bussa alla nostra porta con un dono e sta ad ognuno di noi scoprire quale.

Che rapporto hai con le emozioni? Soprattutto sai gestire quelle chiamate negative?

Le emozioni mi hanno sempre travolta.

L'errore che facciamo un po' tutti è quello di identificarci con le emozioni che proviamo.

La meditazione, lo studio di discipline e filosofie orientali, mi hanno insegnato invece che noi non siamo i nostri pensieri, non siamo il nostro corpo, non siamo le nostre emozioni e perciò l'unica cosa da fare è non identificarci con tutto questo.

Il nostro obiettivo deve essere quello di imparare a vivere come osservatori, come testimoni di quello che accade dentro di noi e fuori.

Le emozioni sono come la nostra ombra, sono sempre con noi ed in particolari condizioni o situazioni si riattivano vivendole in modo più intenso. 

Non possiamo, ne dobbiamo scacciarle, ma possiamo renderle “innocue” facendoci amicizia, in modo tale che non governino più le nostre vite.

Ovviamente è un viaggio interiore,  un percorso che non si impara in un giorno, ci vuole un po' di tempo e pratica.

Quando ho iniziato a scrivere le lettere alle mie emozioni, se ad esempio dovessi dare  un numero alla mia paura, direi che prima di scrivere era 10; alla fine della lettera invece la paura era completamente svanita. E sai perché? Perché avevo smesso di scappare o di analizzarla con la mente e mi sono immersa con tutto il mio essere nell'osservazione e nell'ascolto di  quell’emozione.

Scrivendo alle emozioni ho imparato a parlare con l'Anima.

Ogni emozione  arriva sempre con un messaggio per noi. Ogni emozione è lì per insegnarci qualcosa o per rivelarci qualcosa di noi o del nostro passato. Tutte le emozioni, anche quelle che spesso definiamo come “negative”, come la paura, l’ansia, la rabbia, la solitudine, hanno invece dei lati positivi; se ascoltate rappresentano un’opportunità per conoscerci, liberarci da fardelli pesanti che ci portiamo dentro, per vivere la vita in modo più consapevole e con una maggiore pace interiore.

Mente e corpo sono due facce della stessa medaglia, ed anche se noi le percepiamo come due cose separate, c’è una stretta correlazione.

Il disturbo psicosomatico è la risposta fisica ad un disagio psicologico; ecco perché è importante ascoltare le nostre emozioni, per evitare che danneggino il nostro corpo.

Quale consiglio daresti a chi legge rispetto a come imparare a vivere le emozioni pienamente?

La nostra vita ruota intorno alla ricerca della felicità e spesso questa ricerca diventa per noi una vera e propria ossessione e ci porta sempre più lontano, sempre troppo fuori, alla ricerca di qualcuno o qualcosa e troppo  poco dentro.

Nel libro ci tengo perciò a raccontare la mia esperienza e a dire che essere felici è una nostra scelta; tutto dipende innanzitutto dai pensieri che decidiamo di avere, dalle emozioni che alimentiamo e dalle azioni che intraprendiamo.

E soprattutto non dobbiamo sprecare il nostro tempo in attesa che finiscano i problemi per essere felici, perché spesso ne risolviamo uno e ne inizia purtroppo un altro più o meno grande.

La sofferenza non sta solo nel fatto, ma nella nostra percezione del fatto.

Benedetta Bertini mentre medita

Non abbiamo alcun potere sugli eventi che arrivano e travolgono le nostre vite, ma possiamo sempre scegliere come reagire. Su questo si che abbiamo potere.

Spesso riteniamo che siano gli altri la vera causa della nostra sofferenza o dei nostri problemi.

Gli altri, come spiego nel capitolo “Rabbia”, ci fanno sempre da specchio, non sono i veri responsabili della nostra sofferenza, anche se non sempre è facile pensarla così.

Gli altri con i loro comportamenti o con le loro azioni, hanno invece il ruolo di riattivare la carica emotiva di una ferita che già esisteva dentro di noi, a prescindere da loro.

La vita è relazione e noi possiamo crescere ed evolvere solo attraverso gli altri.

Ogni persona che incontriamo arriva con un ruolo nella nostra vita, per aiutarci ad imparare qualche lezione, e se ne va quando ha esaurito il suo scopo.

Dove contattare Benedetta

Benedetta è una ragazza molto disponibile, se avete voglia di contattarla sarà felice di rispondere. Ecco i suoi link:

Facebook: https://www.facebook.com/benedetta.bertini.395

Instagram: https://www.instagram.com/benedettabertini.anima/

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/benedettabertini10

Puoi comprare il suo libro cliccando qui.

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