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1 Aprile 2022

10 consigli per imparare a amarsi

Amarsi e volersi bene è una delle esigenze più sentite, nello stesso tempo la più difficile da realizzare perché presuppone la capacità di apprezzarci per ciò che realmente siamo.

Sembra quasi assurdo, un paradosso ma ogni giorno la nostra stessa esistenza ci fa capire quanto sia importante e vitale il bisogno di amore verso di noi che si traduce in stima, riconoscimento e accoglienza.

Desideriamo essere amati ma noi per primi non amiamo noi stessi.

Amarsi è avere un buon livello di autostima per cui sentirsi sicuri, più felici e anche più desiderabili agli occhi degli altri.

Concretamente cosa significa amarsi? Cos'è esattamente l'autostima?

Autostima è fiducia in se stessi, rispetto di sé e credere nelle proprie capacità.

L'autostima è qualcosa che apprendiamo fin da bambini e che ci viene trasmesso attraverso le parole e i gesti dei nostri genitori.

Da bambini ci rispecchiamo nel loro comportamento nei nostri riguardi per questo motivo l'autostima è qualcosa che si crea dal di dentro. Non a caso tutti gli interventi pedagogici sono basati sull' aiutare i bambini a diventare sicuri di se stessi, delle proprie capacità per avere ottime relazioni, non solo all'interno della famiglia, come ambiente protetto, anche al di fuori. I bambini imparano a gestire le frustrazioni e tutti quei sentimenti negativi che comunque ci accompagnano durante tutta la nostra vita.

La scelta di scrivere questo articolo è dettata da un filo comune che riscontro in tutte le persone che si rivolgono a me. Il fulcro è proprio aiutarle a credere in se stesse e in quello che sono, oltre a imparare a conoscersi, perché solo facendo amicizia con il sè profondo si impara a costruire una vita serena e relazioni sane.

Cosa significa amarsi

Andrè e Lelord, due psichiatri francesi, nel loro libro, La stima di sé, scrivono che l'autostima si basa su tre punti fondamentali:

-l'amore di sé;

-la visione di sé;

-la fiducia in sé.

L'amore di sé dipende dall'amore che abbiamo ricevuto da bambini, dalla nostra famiglia e da chi si è sempre occupato di noi.

La visione di sé è una specie di forza interiore che ci aiuta a raggiungere gli obiettivi prefissati e che, se manca, porta a creare dipendenza nei confronti degli altri perché si rimane in attesa che l'altro ci dica quando e come agire.

La fiducia in sé ha bisogno dell'azione per poter manifestare, svilupparsi e anche rafforzarsi. Per questo motivo è necessario guardare tutti i successi che durante la vita quotidiana accadono; è un atto necessario per il nostro equilibrio psicologico.

L'autostima è un'insieme di fattori interni ed esterni che come pezzi di un Tetris si incastrano tra di loro e creano la personalità.

Nell'educazione familiare e scolastica dobbiamo porci come obiettivo primario l'autostima dei nostri figli inserendola anche all'interno dei valori che trasmettiamo. Solo così potremo prevenire sia la carenza di autostima, che può generare per esempio un'estrema timidezza, oppure, ad un eccesso di autostima, che porta a vantarsi e ad essere troppo sicuri di sé.

Anche la società ha il suo ruolo.

Gli eventi che viviamo o che ci vengono imposti dall'esterno hanno la loro capacità di incidere nella realtà; questo ovviamente fa abbassare o aumentare la propria autostima.

Viviamo in una società basata molto sull'apparenza perciò essa trae dall'esterno, dai successi e dai messaggi positivi che gli altri ci rimandano.

Nella fase adolescenziale, la vita ci dona tre chiavi che ci aiuteranno a passare dall'età infantile alla giovinezza:

  1. Una chiave che apre le porte della consapevolezza di sé e che chiede di scoprire lati positivi e negativi, debolezze e risorse.
  2. Un'altra chiave che apre la verità dell' essere autentici e di accettarsi per quello che si è, manifestarsi nel rapporto con gli altri compreso la propria intimità.
  3. Infine, quella che apre la porta dell'intimità in cui si innamora del primo ragazzo, del primo amore e si ha un contatto diretto con il mondo reale, anche con delusioni e fallimenti.

Se tutte queste chiavi non sono state utilizzate, nessuno ha insegnato a farlo in modo adeguato, l'effetto che ne consegue è la disistima e la ricerca continua all'esterno di essere amati, apprezzati, stimati e accolti per quello che siamo.

A volte si pretende di essere come non si è realmente o come non saremo mai per questo non ci permettiamo di riconoscerci le potenzialità, le virtù, i doni innati che portiamo dentro di noi. Né tanto meno non ci permettiamo di utilizzarli a servizio del mondo intero. Tutto nasce dalla sfera personale che come uno specchio si riflette su quella professionale e delle relazioni.

La strada più giusta e conveniente sarebbe quella di imparare a costruire la nostra personalità conoscendo profondamente chi siamo compreso le paure, le sofferenze, le antipatie. É facile amare tutto quello che di bello c'è dentro di noi, tutta la parte di luce che noi sappiamo trasmettere molto più difficile è accettare il dolore, quello che non vorremmo essere.

Amarsi comporta il mettere insieme le nostre zone d'ombra con quelle di luce per avere il pieno potere di noi stessi.

L'autostima è un giudizio che si dà del proprio valore. I punti fondamentali sono 3: l'amore di sé, che dipende dall'amore che abbiamo ricevuto nell'infanzia dalla nostra famiglia e dai nutrimenti affettivi che ci sono stati elargiti; la visione di sé, che ci permette di raggiungere gli obiettivi a cui aspiriamo, nonostante le avversità; la fiducia di sé, che ha bisogno di azioni di eventi esterni della vita quotidiana per mantenersi a svilupparsi […] l'autostima è un fiore che deve essere annaffiato ogni giorno come un fiore.

Willy Pasini

Amore di sé e egoismo: qual è la differenza?

L'amore di sé è sinonimo di egoismo?

Per rispondere a questa domanda mi avvalgo di tre importanti personaggi storici: Tommaso D'Aquino, Agostino d'Ippona e Gesù.

Il teologo italiano Tommaso D'Aquino scrive: "Ciò che caratterizza l'amore fra gli uomini è l'amore con cui ciascuno ama se stesso; Pertanto da questo amore si deve desumere la misura di ogni amore con cui si ama qualcuno. L'amore con cui uno ama se stesso, è la forma, è la radice dell'amicizia: l'amicizia infatti che abbiamo verso gli altri consiste nel fatto che ci comportiamo verso di loro come verso noi stessi."

Il vescovo africano Agostino d'Ippona ci dice: "Per prima cosa impara ad amare te stesso… infatti se non sai amare te stesso, come potrai amare veramente il prossimo?"

E poi conosciamo bene cosa Gesù ci annuncia come undicesimo comandamento: "Ama il prossimo tuo come te stesso".

Come si può amare l'altro se per primi non amiamo noi stessi?

Da questi tre grandi della storia comprendiamo che per amare davvero il nostro partner, i nostri genitori, gli altri, in generale, bisogna prima di tutto prendersi cura dell'amore verso di sé. É una condicio sine qua non, condizione necessaria, per essere autentici nei confronti degli altri.

Amarsi è una grande responsabilità, ci vuole impegno e costanza che porta a maturare la propria personalità sviluppando i doni che per natura ci sono stati affidati, i cosiddetti, talenti.

Leggendo queste parole e cambiando la visione che abbiamo della amarsi comprendiamo quanto non ha niente a che fare con l'egoismo. Ora ti spiego perché.

Amore di sé é:

  • essere se stessi e esprimere un'immagine di sé autentica;
  • essere umili;
  • riconoscere i propri doni;
  • saper apprezzare i doni degli altri e essere felici quando gli altri raggiungono dei risultati;
  • saper gioire dei propri successi;
  • accettare le sfide;
  • saper accogliere le critiche costruttive per migliorarsi;
  • prendersi cura del proprio tempo, della propria alimentazione, del proprio benessere;
  • essere capaci di accettare le zone d'ombra quanto le zone di luce che abitano dentro di noi;
  • apprezzare il proprio valore.

Egoismo è:

  • lamentarsi sempre e autocommiserarsi;
  • vantarsi dei propri risultati facendo sentire l'altro inferiore;
  • paragonarsi continuamente agli altri;
  • essere invidiosi dei successi altrui;
  • guardare il proprio valore attraverso ciò che gli altri fanno;
  • dire di essere perfetti;
  • non accettare le critiche e criticare continuamente l'altro;
  • centrarsi solo su di sé e sui propri bisogni;
  • attribuire i nostri fallimenti agli altri;
  • non interessarsi se si è feriti l'altra persona.

Da questi due elenchi si può notare quanto ci sia differenza tra egoismo e amarsi. Sono due comportamenti totalmente opposti. Quando hai il dubbio di essere egoista puoi rifarti a questi due piccoli elenchi per capire se veramente lo sei oppure stai solo rispettando te stessa.

10 pilastri per rafforzare l'autostima

L'americano Nathaniel Branden afferma che avere una valutazione di sé positiva è come avere un sistema immunitario forte riferito alla nostra intimità perché una garanzia di forza, resistenza, capacità e di ripresa.

Se non confidiamo in noi stessi anche l'amore per un'altra persona non sarà del tutto vero e reale.

Branden individua sei pilastri fondamentali su cui si fonda la sua idea di autostima e ai quali ne ho aggiunti altri quattro.

1. Vivere in maniera consapevole

Ogni evento, situazione che accade nella nostra vita è reale per questo è fondamentale non negarlo. Giusto è non farsi ingannare dalle illusioni per essere più sinceri verso se stessi. Avere una valutazione di sé ottimistica rafforza la propria personalità, il carisma al fine di saperla trasmetterla in ogni ambito della nostra vita.

2. Accettare noi stessi

Smetterla di auto sabotarsi, di avere comportamenti ostili nei propri riguardi. Questo è un atteggiamento che accade soprattutto in termini di scelta del partner. Quando notiamo dei segnali di pericolo o dei campanelli d'allarme, di malessere all'interno della relazione non continuiamo a raccontarci la bella favola che nella realtà non esiste. Impariamo a prendere le situazioni di petto, con forza e credendo in noi stesse. Mettere i prosciutti sugli occhi non farà altro che aggravare la situazione. Chi ci rimetterà in tutto questo saremo noi e la nostra felicità.

3. Assumere le proprie responsabilità

Le scelte che facciamo e che compiamo sono solo nostra responsabilità. Anche quando ascoltiamo i consigli degli altri siamo sempre noi a scegliere e a decidere per noi stessi per questo la responsabilità rimane sempre la nostra. Addossare la colpa delle proprie azioni a qualcuno di esterno non aiuterà a cambiare la situazione in sé perciò meglio soffermarsi sull'insegnamento che ogni "insuccesso" ci ha trasmesso.

4. Imparare a mostrare il proprio valore mettendo dei limiti

Va bene essere disponibili, dire di si agli altri per aiutarli ma esagerare porta solo a mettere da parte noi stessi e i nostri bisogni. Mettere dei limiti significa dire sì a se stessi e fare, agire secondo ciò che più ci piace allontanando quella sensazione di pesantezza che proviamo quando facciamo qualcosa che non ci fa di svolgere. Dire di no a ciò che non ci va è amarsi.

5. Creare uno scopo nella vita

Brancolare nel buio senza obiettivi ci fa sempre sentire spaesati e allontana da noi la possibilità di realizzarci. É sempre meglio ragionare per piccoli obiettivi che possono stimolarci e allo stesso tempo essere assolutamente raggiungibili. Ovviamente un piccolo grado di difficoltà va inserito per darci la marcia e la grinta per essere attivi.

6. Rimanere fedele alle proprie regole e valori

Questo significa rimanere fermi sulle proprie posizioni, decisi e autorevoli mostrando i propri valori. Scendere sempre a compromessi non è opportuno né salutare perché ci snatura e ci fa vivere secondo quello che desiderano gli altri. Lo scopo è vivere allineati a se stessi, a quello che sentiamo dentro e a ciò che ci suggerisce il cuore.

7. Accogliere le proprie paure

Avere paura è assolutamente naturale, fa parte dell'essere umano dalla notte dei tempi. Negare, evitare questa brutta sensazione non farà altro che creare la realtà che non desideriamo. La paura spinge a comportarsi come non vorremmo. Io ho imparato a gestirla dialogando con lei. Accogliere quello che ha da dire è dare spazio alla propria bambina interiore, quella parte che avrebbe bisogno di essere tranquillizzata e protetta. Un pizzico di positività in tutto questo porterà a cambiare e trasformare la stessa realtà.

8. Accettare per quello che si è

Allontanare da sé la critica, la difficoltà a perdonarsi anche quando si è commessi un errore aiuta a spostare il focus dal pensare di essere stupidi, sciocchi o incapaci. Significa crescere e misurarsi con i propri limiti. Bisogna accettare la propria imperfezione e cancellare dalla nostra mente la pretesa che è necessario essere perfetti. Diamo solo noi stesse. Gli uomini che hanno avuto successo hanno imparato grazie ai propri errori, hanno costruito la loro teoria finale provando e riprovando. Continuare a porre l' energia sul negativo continuerà a rafforzare la credenza che non siamo all'altezza.

8. Parlare a se stessi in maniera gentile

Le parole hanno un grande potere. Hanno il potere di cambiare la nostra realtà interna ed esterna per questo il mio consiglio è di parlarsi con parole gentili in modo da trasmettere un'energia positiva di sé. Prima di essere in preda alle emozioni negative, respiriamo profondamente e fermiamoci un attimo per poter elaborare quello che è appena accaduto. È un esercizio molto semplice ma è una coccola interiore che ci permetterà di accogliersi e di amarsi profondamente.

Se vogliamo trasmettere amore dobbiamo parlarci con amore.

10. Apprezzare le proprie qualità

Un esercizio efficace che io propongo sempre durante le mie sessioni è quello di scrivere tutte le qualità che ci appartengono. Consiglio di fare questo esercizio prendendosi del tempo per sé. Bastano 10 minuti in cui mettersi una musica rilassante, accendere il proprio incenso preferito per focalizzarsi solo sulla propria persona. È un momento che aiuta a prendere coscienza dei propri lati positivi, di quelle qualità che abbiamo dimenticato o che si danno per scontato. Per fare in modo che non rimangano solo delle parole scritte sul quaderno, sarebbe opportuno trascriverle su dei post-it da attaccare sul computer. Un'alternativa al cartaceo è scrivere dei promemoria sul cellulare che ricordino, durante la giornata, chi si è veramente e la parte più bella di sé.

Per avere stima , fiducia in se stessi e amarsi bisogna imparare a conoscersi non solo in modo razionale anche riconoscendo la bellezza interiore che si possiede. Le persone positive che si valutano in maniera migliorativa sono coloro che vivono uno stato di benessere e di maggiore creatività.

Concedersi di diminuire quella distanza che c'è tra il vero sé è ciò che pensa di essere porterà a amarsi e essere finalmente libere di esprimersi seguendo la propria natura.

Sei senti di voler essere accompagnata in questo cammino di riscoperta di te stessa per conoscere la versione migliore di te e realizzarti pienamente nella tua relazione di coppia, inviami una mail dal form o contattandomi sui canali social.

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