30 Agosto 2021

Come affrontare una separazione

Nessuna coppia vorrebbe trovarsi nella situazione di dover affrontare una separazione. Due persone che si si sono tanto amate non vorrebbero mai ritrovarsi nella situazione di dover affrontare una decisione così delicata.

Sono cambiate le aspettative, la vita è cambiata, i loro caratteri si sono modificati oppure in seguito a alcuni avvedimenti vissuti l'uno non ha più fiducia nell'altro vivendo così su due binari paralleli che faticano a incontrarsi.

Vivono rabbia, frustrazione, dolore.

Sono dinanzi al fatto che gli equilibri si sono rotti e devono affrontare la difficoltà che una separazione comporta.

É stato così anche per me 11 anni fa, in attesa del mio secondo bambino.

Difficile in quel preciso momento prendere una decisione del genere. Molte incomprensioni sfociavano ben presto in litigate che portavano a stare molto male. Non accettavo quella rottura perché non volevo accettare che fosse un fallimento per me per questo mi sono adoperata in tutti i modi per salvare la mia famiglia.

Mentre il mondo stava per cascarmi addosso, ero alla ricerca di un professionista che mi aiutasse a elaborare il tutto, emozioni e dolore. Spesso si sottovaluta l'importanza del ruolo che riveste un professionista quando la coppia sta attraversando un momento di crisi profonda, invece, è una grande risorsa per evitare di uscirne con le ossa rotte.

In questa difficoltà particolare si ha timore di essere giudicati, vergogna per i sentimenti che si provano.

Io avevo timore di essere giudicata debole, una madre e moglie sbagliata, una ragazzina che non sa gestire le burrasche della vita.

Dentro di me c'era solo una matassa di sentimenti che non riuscivo a portare fuori, un nodo alla gola che mi impediva di esprimermi e un blocco più grande di me che sola sarebbe stato difficile superare.

Dalla mia esperienza nasce il suggerimento che regalo a ogni persona che sta attraversando un momento come questo: ascoltati.

Ascolta il tuo cuore, i tuoi pensieri e lascia andare tutta la pesantezza di quel momento. Lascia andare tutto quello che provi dentro, rabbia, tristezza, risentimento dandoti il permesso di arrabbiarti o di piangere.

Accogliti senza giudicarti.

È un modo per elaborare quello che provi dentro mentre razionalizzi che il tuo ex marito non fa più parte della tua vita e che d'ora in poi dovrai costruire tutto basandoti solo su te stessa e sulle tue forze.

Un supporto psicologico risulta davvero fondamentale in questi momenti che possa aiutare te come individuo ma anche la coppia a superare questa fase molto dedicata, soprattutto, se ci sono dei figli inevitabilmente coinvolti in questa situazione.

Impatto psicologico

La separazione o il divorzio sono dei momenti molto duri da superare.

Affrontare una separazione richiede ai coniugi, prima di tutto, d'imparare a gestire i propri sentimenti e le proprie emozioni pur cercando di mantenere un rapporto sereno. Questa stanchezza assorbe energia fisica e mentale, porta a sentire una gran delusione dentro per un amore giurato in una fase iniziale che si credeva durasse per tutta la vita e che poi è finito.

La persona vive dentro di sé una specie di tradimento.

Potrei raccontarti la favola che con il tuo partner non ci saranno litigi in questa fase ma ti direi una grande bugia soprattutto se la separazione è qualcosa che non desideri tu.

Il tradimento sarà accompagnato da un senso di abbandono, di perdita della persona che fino a qualche minuto fa era accanto a te e che comunque ha rappresentato una certezza fino a quel momento.

A volte si parla di abitudine, di difficoltà a lasciare quella quotidianità che ci ha rappresentato fino ad oggi. Essa nasconde anche la difficoltà ad abituarsi a non avere una persona accanto con cui condividere la propria giornata, scambiarsi gesti di affetto, avere amici in comune.

La zona di comfort che fino ad oggi ha rappresentato il tuo equilibrio ora si trova a vacillare.

Questo è uno dei primissimi ostacoli da affrontare quando ti trovi a gestire una separazione.

La separazione non finisce nel momento in cui metti una firma sul documento in tribunale ma quello è il primo passo in cui incomincia tutto. Dovrai immaginarti di dover ricominciare tutto da capo sia in termini affettivi che in termini organizzativi.

La separazione è un processo. Quanto più ti impegnerai a elaborarlo tanto più saprai vivere una "seconda vita".

Adesso è tempo di riscrivere da capo la tua storia. Hai un foglio bianco dinanzi a te e puoi scegliere di costruire sugli errori fatti o ripetere gli stessi. La pazienza sarà una tua grande amica e alleata.

Durante il periodo della separazione si avverte tanto la solitudine perciò ti consiglio di frequentare amici, di evitare di isolarti e di rimuginare sempre nella tua sofferenza o su ciò che non è andato.

Gli amici sono un valido aiuto per poter pian piano ritornare a vivere la vita in tranquillità.

Negli attimi di solitudine con te stessa, chiediti cosa provi, cosa senti dentro, dai un nome alle tue emozioni e comprendi le tue reazioni o le motivazioni che hanno portato a separarti dal tuo partner.

Fai un bilancio di quello che ha funzionato e di ciò che non ha funzionato nella vostra coppia in modo da creare una relazione diversa in futuro. Poni sulla bilancia anche le tue responsabilità.

Se farai tutto questo, comprenderai che la separazione può essere anche una bella maestra di vita, un modo per aiutarti a capire quali errori non dovrai più commettere affinché tu possa costruire una relazione che desideri in modo molto più stabile.

In questa fase la bacchetta magica non esiste quindi creati il tuo spazio per elaborare questa perdita.

Una pausa può aiutarti.

Prenditi dei giorni di ferie da lavoro.

Prenditi del tempo per te stessa, rallenta i tuoi ritmi giornalieri.

Nel primo periodo la confusione che si attraversa è davvero tanta, dovrai sbrogliare la matassa emotiva che porti dentro e per questo molto spesso si dà la colpa ad altri di cose che effettivamente sono dipese dalla propria volontà.

Il tempo che prenderai per te stessa ti servirà per capirti più a fondo e per aprirti a nuove opportunità nella tua vita.

Se sei un genitore non dimenticare di trascorrere più tempo con i tuoi figli per fare in modo che loro si tranquillizzino e, soprattutto, sii sincera sulla situazione che stai vivendo con l'altro genitore.

Spesso, una cosa che vedo fare durante le separazioni è negare ai figli che qualcosa non sta andando per il verso giusto. Sono assolutamente d'accordo che è un momento doloroso, che non è bello vedere i propri figli soffrire ma è importante fare in modo che anche loro siano al corrente di ciò che accade all'interno della propria famiglia.

I figli hanno il dovere di sapere cosa sta accadendo perché ancor prima di parlargli loro già hanno percepito inconsciamente la situazione.

Essere accanto ai propri figli significa imparare anche ad avere un pizzico di forza in più e a essere più consapevole di te stessa.

La separazione è un momento che tutta la famiglia si trova a affrontare.

Se adotterai invece, un atteggiamento di negazione di quello che provi e del dolore che porti dentro ne uscirai davvero distrutta. Perderai fiducia in te stessa allontanando anche nuovi scenari emotivi, affettivi in modo da condizionare il futuro e i tuoi progetti.

Sensi di colpa

Il senso di colpa arriva perché purtroppo senti di non aver fatto abbastanza per salvare il tuo matrimonio o per aver disatteso le aspettative che gli altri avevano su di te infrangendo anche le regole e le visioni familiari.

Nasce perché affrontare la separazione è una decisione non in linea con i tuoi valori, la tua morale e con la tua etica interiore. Le tue azioni sono entrate in lotta, in conflitto con le regole sociali, culturali ed è lì pronto con il volerti punire.

A volte per evitare di provare senso di colpa si decide di rimanere con il proprio partner mettendo anche da parte la propria felicità.

É utilizzato anche come un' arma per manipolare l'altro coniuge, consapevolmente o inconsapevolmente, in modo tale da tenerlo attaccato a sé.

Visto in quest'ottica adesso può diventare una scusa pur di non agire, pur di non affrontare il cambiamento. È un atto che mette da parte la propria responsabilità e tutto ciò che comporta quella scelta.

È più facile rimanere in quella situazione pur di non affrontare quella brutale sofferenza, ma hai considerato l'insoddisfazione che porti dentro? Sembra di essere al mercato e di dover barattare il senso di colpa con la propria felicità.

Il senso di colpa ti farà vivere secondo ciò che fa bene agli altri perché risponde a quelle regole genitoriali e sociali che porti dentro di te. Se ovviamente sarai contraria e farai azione contraria a tutto ciò, lui sarà lì pronto a farti sentire male e inadeguata.

Se asseconderai i tuo senso di colpa ti comporterai secondo le aspettative altrui.

Affrontare una separazione con il senso di colpa è distruttivo per te sia per l'altro coniuge.

Ci sono coppie che hanno una relazione finita da tanto tempo. Continuano a stare insieme per evitare di sentirsi giudicati, falliti, non accettati dai propri familiari o amici, allontanati dai figli.

Quando si sceglie di rimanere in queste situazioni si sceglie di mettere da parte i propri bisogni e le proprie emozioni in modo da vivere una vita infelice.

Dovrai però anche considerare l'altra faccia della medaglia.

Continuare a rimanere in una relazione finita significa anche non dare una nuova possibilità al tuo partner di vivere diversamente la relazione di coppia rimanendo intrappolato in una situazione nella quale non c'è equilibrio e amore.

Ognuno merita la felicità. Perché non dare la possibilità anche all'altro di rifarsi una nuova vita?

Nuova vita intesa, non solo come relazione affettivita, ma in termini di serenità quotidiana.

affrontare separazione

È brutto sapere che l'altro soffre, che sei tu responsabile di quel dolore per questo potresti pensare di mettere da parte i tuoi sentimenti assecondando le sue richieste. D'altronde anche il partner potrà ostacolare questo cambiamento perché è difficile anche per lui accettare la fine della relazione vivendola come una grande sconfitta.

Affrontare una separazione è prendersi delle responsabilità mettendo in discussione tutto ciò che si è fatti fino a quel momento. Ci vuole un po' di tempo, umiltà perché a volte non si è pronti per farlo.

Questa la conseguenza di tanti matrimoni che finiscono anche in tragedia.

Giusto pensare prima agli altri poi a se stessi ma in questo caso la scelta da fare va elaborata in modo da capire cosa senti di fare e gestendo anche il tuo senso di colpa.

Il senso di colpa può essere affrontato per poterti godere le opportunità nascoste dopo questo momento di sofferenza.

Quando sarai tu a prendere in mano le redini e a gestire questo sentimento allora la scelta sarà molto più chiara. Invece di focalizzarti sulla tua colpa rifletti su quale sia la soluzione migliore concentrandoti sul vivere il momento presente. Non farti prendere dall'angoscia e dall'ansia del domani.

Paura dell' abbandono

La paura dell'abbandono ha radici nella tua infanzia.

Quando la mamma si allontana per lavoro, il bimbo pensa che non torni e quindi che sarà abbandonato anche se realmente si è allontanato per poche ore. Ciò che avviene interiormente nel bambino e emotivamente è ben diverso dalla realtà oggettiva perché ognuno vede e vive le situazioni in modo del tutto soggettivo. Di conseguenza, il bambino adotterà dei comportamenti che colmeranno quel suo bisogno di vicinanza.

Una relazione tra adulto e bambino gestita bene è indice del fatto che il bambino saprà anche tollerare da adulto le separazioni. Quando invece ciò non avviene sarà anche difficile elaborare in fase adolescenziale l'ansia da separazione che, in età adulta, da ansia da separazione diventerà paura di abbandono.

Esistono coppie con relazioni instabili in cui si percepisce, anche nell'intimità, il timore di essere abbandonati, si vede l'altra persona come instabile e incerta. Questa difficoltà però porta a non considerare che durante tutta la vita ci sono degli accadimenti che possono portare naturalmente alla fine di una relazione.

Sarà questa stessa paura a cercare in tutti i modi di tenere legati a sé il proprio partner oppure, al contrario, si eviterà di non legarsi fino in fondo perché si ha paura di vivere l'abbandono.

La paura immobilizza.

Pensare di affrontare la separazione con la paura è rimanere ferma in quella situazione insostenibile e pesante che vivi da tempo.

Il timore di essere abbandonati può essere reale quanto immaginario, perché come nel caso del bambino, può riguardare solo una visione distorta della realtà. La persona tenderà a vivere anche alcuni eventi durante la vita coniugale come difficoltà insuperabili mentre sono delle semplici incomprensioni o litigi risolvibili.

Durante la separazione il partner che si troverà a fare i conti con il timore di essere abbandonato proverà ansia, paura, angoscia che si tradurranno in un grande dolore. Sentirà di non essere meritevole di amore, giudicato, ipersensibile, insicuro, proverà tanta rabbia, gelosia incontrollabile e questi sono alcuni dei campanelli d'allarme che faranno capire che la paura più grande è l'essere abbandonati.

Per questo motivo farà di tutto per evitare che la relazione finisca, dirà sempre si all'altro partner in modo da non vivere quel sentimento spiacevole.

Senti che questa paura fa parte di te? Cosa puoi fare per superarla?

  • Ragiona su quello che sta accadendo, sui motivi che stanno portando alla separazione. Cerca di capire quali azioni, comportamenti hanno portato a un distacco tra te e il tuo partner evitando così di addossarti tutta la colpa.
  • Modifica il tuo modo di relazionarti per evitare che si ripresenti in futuro. Azioni concrete aiuteranno a modificare il tuo comportamento. In questo caso ti suggerisco di scrivere su un quaderno i tuoi pensieri quando senti il distacco come un grande abbandono. Scrivi le tue emozioni e ciò che provi e, soprattutto, i comportamenti che puoi adottare per elaborare diversamente questo momento.
  • Chiediti se la paura di allontanarti dal tuo partner nasconde la paura di non riuscire a farcela da sola. Organizza le tue giornate o parti di esse in modo tale da contare solo sulle tue forze. Mettendoti in discussione vedrai che sarai capace di gestire tutto questo e che il tuo era solo un pensiero sbagliato su te stessa.
  • Relazionati con te stessa. Amati per quella che sei, guardati allo specchio e accetta pregi e difetti che ti accompagnano. Sii te stessa e pensa che anche tu meriti amore.
  • Frequenta persone positive. Frequentare le persone giuste, persone che ti fanno sentire a tuo agio e non giudicata è importante in questa fase molto delicata perché per te possono essere un punto di riferimento, una mano per elaborare gradatamente questo distacco.

La paura dell'abbandono può anche trasformarsi in depressione per questo ti consiglio di essere sincera con te stessa e di guardare al tuo passato, a tutto ciò che provi per vivere il momento presente. Puoi chiedere aiuto a un professionista se ti rendi conto che da sola è difficile.

Accettazione dei sentimenti

Accettare i sentimenti significa rendersi conto di tutto ciò che avviene dentro di sé e nel proprio mondo emotivo durante la fase di separazione.

Normale provare tanti sentimenti che fanno a botte tra loro come rabbia e tristezza, confusione e tranquillità, sentimento e amore, disprezzo e affetto.

All'inizio si fa fatica a capire i proprio sentimenti, si tende a negarli, a tenerli in un angolino. Ma se vuoi trovare la strada della serenità, affrontare la separazione con il giusto atteggiamento dovrai cominciare proprio a guardarli negli occhi per essere consapevole di ciò che provi.

Quando avrai capito quali sono i tuoi sentimenti, li avrei accolti e accettati allora potrai instaurare un dialogo profondo con te stessa, con la tua bambina interiore per raccontare, come fosse una confidente, ciò che pensi e senti. Vedrai che parlando in modo sincero troverai anche le risposte giuste, le parole che ti aiutano a stare bene.

affrontare separazione

Da bambina forse ti hanno insegnata a reprimere le emozioni, a negare i sentimenti e ad accettare che i sentimenti durante una relazione possano cambiare. Io ti voglio insegnare a mettere fuori quello che provi per essere libera interiormente senza soffermarti solo sul negativo del momento.

Continuare a rimuginare su ciò che non è andato bene o solo guardare la fine della relazione ti bloccherà in quei sentimenti dolorosi che stai provando impedendoti di guarire.

I sentimenti, siano essi negativi o positivi, se accettati, ti aiuteranno a vivere ogni attimo fino in fondo.

Avere degli alti e bassi emotivi è del tutto normale per questo lottare per cambiarli non servirà granché piuttosto lasciare che facciano il loro corso, dare un nome a queste emozioni sarà il passo per aprirti alla possibilità di superare questa sofferenza.

Pensa: come posso essere felice dopo la fine della mia relazione se prima non ho elaborato le emozioni che sento dentro?

La persona ha diritto di piangere, arrabbiarsi, stare male, soffrire perché significa rispettare se stessi e affrontare un momento così doloroso come la separazione.

Concediti il tempo giusto affinché le cose facciano il loro naturale percorso. Dopo che avrai elaborato tutto questo potrai fare un bilancio della situazione per meglio vivere la tua vita.

La sofferenza prima o poi passa per darti l'opportunità di vivere felice e di fare nuove scelte.

Cura di sé

Uno degli errori più grandi che si fa nella relazione è dimenticarsi di se stessi, ancora peggio quando finisce un amore.

Dedicare del tempo a sé è condizionato dal pensiero di essere una persona egoista perché si toglie del tempo all'altro oppure si pensa di essere una brutta madre che lascia i figli per potersi divertire.

A lungo andare si incomincia a stare male senza capire il motivo.

Dimenticarsi di sé è dimenticarsi di considerare i propri bisogni, di ascoltarsi e di concedere di donare agli altri tutta la parte bella di noi. Quando questo tempo per noi non esiste di conseguenza si vive insoddisfatti frustrati e incominciano a sorgere delle somatizzazioni.

Dopo una separazione, dopo aver dedicato tanto tempo all'altro è ancora più difficile pensare di prendersi cura di se stessi e di organizzare il proprio tempo ritagliando un momento per le cose che si ama fare.

Alla domanda Qual è la cosa più importante nella tua vita? molti rispondono dimenticandosi di menzionare se stessi e il tempo che serve per costruire una relazione profonda con il proprio sé. Prima di amare gli altri bisogna imparare ad amare se stessi e a stare bene.

Durante gli incontri individuali nel mio percorso dico sempre che in cima alla lista delle cose da fare ci dev'essere il tempo per le cose che ami fare. Loro mi rimandano all'idea di essere egoisti.

Come puoi affrontare una separazione se non ami te stessa? Se non curi la relazione con te?

Prendersi cura di sé significa semplicemente diminuire lo stress che ti proviene dal lavoro, dalla famiglia, dai figli ricaricandoti con ciò che più ti piace per dare il meglio di te agli altri.

Seguendo questi step noterai la differenza tra evitare di ritagliarsi del tempo per sé e il farlo. Sentirai di essere una persona che affronta diversamente i momenti di sofferenza e stanchezza.

Perciò:

  • Ascolta i tuoi bisogni. Ascolta ciò che ti suggerisce il cuore, ciò che ti fa stare bene evitando di rispondere solo ai tuoi doveri perché a lungo andare ti sentirai schiacciata da essi. Quando senti di essere davvero stanca, soddisfa questa tua necessità di staccare un po' la spina.
  • Ritaglia del tempo per lo sport. Lo sport è un toccasana perché oltre a aumentare le tue prestazioni fisiche ti fa stare bene a livello psicologico. Dedicandoti a esso aumenterei la tua autostima, alimenterai le emozioni belle e ricaricherai la tua energia.
  • Allontana i vampiri energetici. Allontana tutte quelle persone che non ti fanno stare tranquilla, che ti fanno innervosire. Prendersi cura di sé significa anche allontanarsi dalle persone che compromettono la tua tranquillità. Sei sempre tu a scegliere se vuoi dedicare del tempo a loro o meno, se vuoi trascorrere il tempo a sorridere o a innervosirti.
  • Trova ogni giorno un momento per rilassarti. Basta un caffè, una tisana, un bagno caldo per allontanare lo stress e i pensieri negativi. Ritornare a connetterti con te stessa. Scegli tu il momento più opportuno, la mattina o la sera, l'importante è farli rientrare nella tua routine quotidiana.
  • Organizza il tuo tempo, il tuo lavoro e il tuo ambiente. Fare ordine in casa o al lavoro significa anche fare ordine nei pensieri, capire quali sono le azioni prioritarie per te e se ci sono cose che puoi anche delegare o rimandare a un altro momento. L'ordine ti farà stare tranquilla e sentirti a tuo agio.

Affrontare una separazione rimane un momento dedicato, difficile e conflittuale ma che puoi superare seguendo questi piccoli accorgimenti che ti aiuteranno a migliorare i tuoi stati d'animo oltre che le tue giornate.

Dedicare del tempo costruttivo a tutto questo ti porterà a vivere questa situazione con un pizzico di calma in più. E se hai anche dei figli la tua tranquillità sarà la loro tranquillità. Tu sei il loro specchio: se stai bene tu staranno bene anche loro.

[socialshare]

2 Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

2 comments on “Come affrontare una separazione”

Mi chiamo Vanessa Pellegrino, con Emotionsophia aiuto le donne e le mamme a riconnettersi con la parte più profonda di sé recuperando il proprio potere personale.

Cerca

Categorie

newsletter

Emozioni a colori

Ogni mese riceverai una mail attraverso cui entrerai nel mio laboratorio e imparerai a trasformare le emozioni negative, pensieri e tutto ciò che t'impedisce di essere felice.

The form you have selected does not exist.

Emotionsophia

Mi chiamo Vanessa Pellegrino, con Emotionsophia aiuto le donne e le mamme a riconnettersi con la parte più profonda di sé recuperando il proprio potere personale.
© 2020 Vanessa Pellegrino, Emotionsophia | P.IVA 03307740732 | Privacy Policy | Termini e Condizioni | Brand & Web Design Miel Café Design
crossmenuchevron-down