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26 Ottobre 2021

Parlare male dell'altro genitore a un figlio: come evitarlo

Parlare male dell'altro genitore a un figlio è un grave errore che mina la stabilità e normale crescita psicologica, oltre che emotiva, del proprio figlio.

All'interno delle coppie separate o divorziate questa situazione è molto frequente.

Il genitore spinto dalla rabbia che ha verso l'altro, dal risentimento e da tutti quei sentimenti "negativi" che ancora porta dentro, tende a denigrare, distruggere l'altra figura genitoriale in modo da attirare sempre di più verso se stesso il proprio figlio.

Il figlio, d'altronde, non risponde alle accuse che il proprio genitore fa nei confronti dell'altro perché non ha quella capacità di essere obiettivo. L'amore che porta dentro di sé verso la mamma e il papà è assolutamente identico. La difficoltà sta nel difendere l'uno o l'altro.

In psicologia viene chiamata alienazione genitoriale quel comportamento di rifiuto da parte del figlio nei confronti di uno dei genitori influenzato dall'altro genitore. Il cosiddetto "lavaggio del cervello".

Il figlio diventa un trofeo, un tira e molla che porta solo a minare la felicità e tranquillità del figlio stesso.

Anche se separati, i figli hanno diritto a essere felici e a rimanere fuori da litigi, incomprensioni tra i due coniugi.

Un atto manipolatorio che traduce la grande paura del genitore stesso di non essere più amato, voluto bene, considerato o che pensa di rimanere solo.

Perché parlare male dell'altro genitore se si è sicuri di sé?

Si tende a parlare male dell'altro genitore per sfogare i propri sentimenti, il proprio dolore e sofferenza ma a livello conscio non si rende conto che nel figlio produce un effetto davvero devastante, controproducente.

I figli potrebbero crescere con un'idea distorta del proprio genitore.

Qual è il desiderio più grande per un figlio?

Essere amato e sentirsi protetto, compreso, accolto dal proprio genitore e non vittima di parole o gesti contro l'altro di cui lui non ha nessun potere.

I genitori sono i primi che devono tutelare la salute mentale e fisica dei propri figli ma con questi comportamenti non fanno altro che spingerli a crescere nella maniera peggiore e a mettere limiti nella loro normale crescita.

Quando un genitore vuole veramente bene al proprio figlio, sa mettere da parte i sentimenti che spingono a fare una guerra contro l'altro coniuge utilizzandolo come bersaglio o come pedina.

I figli sono atti d'amore.

Come evitare di farsi prendere dai propri risentimenti?

Come evitare di parlar male dell'altro genitore?

Dimostrare amore

Dimostrare amore è l'atto che rafforza tutte le parole di bene, di amore che un genitore dice al proprio figlio.

Per un bambino la sua famiglia è tutto, è il suo mondo.

Mamma e papà sono coloro che lo fanno sentire al sicuro, protetto attraverso l'amore e la fiducia che riceve. Attraverso di essi forma il suo carattere, la sua personalità, la sua emotività; grazie all'interazione con i genitori si prepara a affrontare il mondo esterno.

I figli voglio sentirsi amati dai propri genitori.

Desiderano viversi il meglio dell'uno e dell'altro.

Affinché la loro crescita emotiva sia del tutto stabile hanno bisogno di amare incondizionatamente i genitori senza sentirsi in colpa per esempio per una separazione avvenuta. I figli cercano un ambiente stabile e forte in cui far crescere le proprie radici senza paura.

É fondamentale che questo ambiente sia del tutto armonioso e maturo.

Frasi del tipo "tua madre è cattiva" o "tuo padre è cattivo" inducono nel bambino a diffidare dell'altro genitore incominciando a disprezzarlo o a vederlo come una persona assolutamente ingiusta.

Quale immagine si crea nella mente del bambino?

Porsi oggettivamente questa domanda bloccherà tutti quegli atti, quelle parole e quelle frasi negative che si sentono verso l'altro genitore proteggendo il proprio figlio.

Io e i miei "bambini"

In questi casi i figli sono davanti a una serie di emozioni che molto spesso non riescono a saper gestire perché non hanno gli strumenti adeguati. Non hanno quella maturazione psicologica ed emotiva tali da poterli aiutare a rispondere a tale situazione.

I genitori proteggono i figli, e non il contrario.

Per questo motivo queste frasi potrebbero trasformarsi in forti convinzioni che si vanno a inserire interiormente e a lavorare in maniera inconscia nel rapporto con l'altro genitore.

L'atto del parlare male dell'altro rende il bambino insicuro, diffidente fino a perdere rispetto verso i suoi genitori. Ovviamente questi suoi comportamenti li riprodurrà anche nelle relazioni col mondo esterno riproponendo nuovamente scarsa autostima e facilità nel farsi condizionare da quelle che sono le opinioni altrui.

Quali comportamenti evitare affinché un figlio possa cresca in modo forte e sicuro?

  • Parlare male dell'altro genitore in presenza dei figli;
  • Manipolare il proprio figlio quando vuole vedere l'altro genitore;
  • Colpevolizzare per ogni cosa l'altro genitore;
  • Essere accondiscendente a ogni richiesta materiale del proprio figlio per dimostrare di essere il genitore migliore.

È importante che il bambino abbia la possibilità di continuare ad amare il proprio genitore anche se c'è stata una divisione all'interno della coppia. Quando due genitori prendono una decisione del genere c'è sicuramente un motivo molto importante alla base e, proprio per tutelare i propri figli, decidono di allontanarsi dall'altro.

Può anche accadere che il figlio possa viversi genitori da separati nella maniera migliore perché insieme erano una coppia infelice e molto litigiosa.

L'altro genitore può anche aver commesso degli errori oppure possa aver fatto scelte non condivise dall'altro generando frustrazione, rabbia. É del tutto naturale. Diventa però qualcosa d'inconsueto raccontare al proprio figlio l'accaduto quasi in maniera confidenziale.

Peggio se il racconto è colorito da parole che denigrano l'altra figura genitoriale.

Il genitore rimane l'adulto in questa situazione per questo è opportuno elaborare questi avvenimenti, imparare anche a perdonare perché la priorità è sempre tutelare il proprio bambino in modo da vivere una vita quanto più serena possibile.

Un bambino ha bisogno sia della mamma che del papà.

Essere sinceri con i propri figli

La separazione è una scelta che fa paura ma i genitori hanno l'obbligo di essere sinceri con i propri figli.

Dura affrontare un momento così delicato.

Però si può imparare a affrontarla per diminuire quanto più le ferite di questa rottura aiutando anche il proprio figlio a affrontarla nel migliore dei modi.

Per approfondire questo argomento, ho scritto un articolo su come affrontare la separazione.

Il genitore vorrebbe evitare che il proprio figlio provi lo stesso dolore. Così erroneamente s sceglie di non parlare di questa situazione. Oppure si crede che i figli non possano capire perché sono troppo piccoli.

Prima o poi si troveranno a dover vivere questa situazione, dovranno convivere con la decisione di avere papà e mamma in due case separate. Per questo è giusto essere sinceri con i propri figli.

Essere sinceri non significa parlare male dell'altro genitore per addossare la colpa all'altro. Significa raccontare cosa sta accadendo.

A livello emotivo loro percepiscono sentimenti ed emozioni che i loro genitori provano pur negandoli con le parole.

Se si nega quello che sta succedendo all'interno della famiglia ma interiormente il genitore vive male, quale messaggio arriva al figlio?

Un messaggio di assoluta incoerenza, un messaggio falso. Da una parte vorrebbe credere a ciò che il genitore dice dall'altra vorrebbe credere alle sensazioni che arrivano al suo cuore.

Rimane così nel limbo dell'incertezza e della confusione.

Un bambino deve essere portato lentamente a comprendere che la separazione è un passaggio naturale, è un momento che può essere superato e che cambia solo l'organizzazione quotidiana.

L'amore verso di lui rimare sempre uguale.

La vita è fatta di separazione, da quando veniamo al mondo fino a quando tutto finisce.

Parlare apertamente anche di situazioni dolorose, di cambiamenti all'interno della propria vita aiuterà il bambino a sentirsi sicuro, orientato perché sente i suoi genitori come due pilastri forti, pronti a proteggerlo e che sanno che quella è la scelta più giusta.

Bisogna trasmettere che l'amore va al di là dei rapporti che finiscono.

I figli, anche se in tenera età, hanno la capacità di adattarsi a nuove e sconosciute situazioni. La sofferenza fa parte della vita. Loro hanno necessità di avere genitori che sappiano come affrontarla non come evitarla.

Questa la ragione per cui la verità va sempre confidata perché rafforza il legame con i propri figli.

Per raccontare la verità al figlio, basta utilizzare frasi semplici, parole che possano essere facilmente comprese per spiegare che due genitori si stanno separando, che mamma ha trascorso una brutta giornata a lavoro oppure che oggi ci si sente tristi, più vulnerabili, stanchi.

Più il rapporto si costruisce sul valore della sincerità, della verità più la relazione è salda e il genitore non ha bisogno di attingere a escamotage come parlare male dell'altro affinché rimanga un punto di riferimento per suo figlio.

Per i figli, i genitori sono dei super eroi per tutta la vita. Continuare a rafforzare questa credenza li renderà sicuri, sereni e aperti, disponibili a condividere un segreto importante della propria vita.

I genitori sono in grado instaurare questo tipo di relazione perché il bene più grande è sapere che il proprio figlio cresce forte e sereno. Quando si è presi dalle emozioni o dalla voglia di condividere il proprio sentire perché l'ex si è comportato come non ci si aspetta, ci sono terze persone pronte a ascoltare.

In quest'ottica, i figli saranno in grado di affrontare le sfide che la vita presenta perché i suoi genitori sono stati degli ottimi esempi.

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2 Commenti

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2 comments on “Parlare male dell'altro genitore a un figlio: come evitarlo”

  1. Purtroppo capita e sono d'accordo che non bisognerebbe parlare male del proprio compagno/a , appunto per non creare problemi ai figli.

Mi chiamo Vanessa Pellegrino, con Emotionsophia aiuto le donne e le mamme a riconnettersi con la parte più profonda di sé recuperando il proprio potere personale.

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